PNRR: un’opportunità per la cybersecurity italiana

Il primo semestre del 2021 è stato un periodo denso di eventi per il comparto cyber italiano. DEAS segue da vicino questo importante cammino di resilienza digitale assieme ai propri partner e clienti. Si tratta di una fase di crescente maturità cibernetica, costellata da importanti novità normative e traguardi operativi fondamentali per la sicurezza ICT della nostra penisola.

Il Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (PSNC) da ambizioso disegno di legge diventa sempre più realtà concreta. Negli ultimi sei mesi sono stati approvati ben due decreti attuativi della Legge Perimetro: sia per stabilire il funzionamento dei centri di valutazione (DPR 54/2021), previsti a sostegno delle infrastrutture ICT nazionali; che per definire le procedure di notifica degli incidenti su reti, sistemi informativi e servizi informatici (DPCM 81/2021).

Dal PSNC al PNRR

Lo scorso giugno, inoltre, è stata istituita l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) che svolgerà un fondamentale ruolo di coordinamento tra le comunità di competenza nazionali e il Centro di Competenza europeo (con sede a Bucarest). Una cabina di regia importante che funge da punto di contatto unico in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, ed ente di riferimento per le linee guida sulla cybersicurezza nazionale.

Non solo: il tema della cybersicurezza si trova ora al centro dell’agenda politica nazionale, con una robusta spesa destinata al rafforzamento cyber e inclusa nel Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR).

Non si tratta soltanto di un’efficace campagna per educare e formare cittadini e operatori in materia di cyber-awareness, ma di un piano strutturale per trasformare gli standard tecnici e operativi di PA e aziende strategiche. Il PNRR ha segnalato l’importanza di per potenziare le reti di telecomunicazione, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie abilitanti disponibili (dal cloud all’intelligenza artificiale nelle reti).

La digitalizzazione costituisce per il PNRR l’alleato del cittadino e dell’impresa. In particolare, il PNRR destina 621 milioni di euro agli investimenti in cybersecurity, per rafforzare i presidi di front-line per la gestione degli alert, potenziare le capacità tecniche di valutazione e audit della sicurezza ICT e gli asset e le unità cyber incaricate della protezione della sicurezza nazionale.

Verso un perimetro di sicurezza nazionale allargato

DEAS è consapevole che sia il settore civile che militare richiedano passi in avanti per lo sviluppo della cybersicurezza in Italia e per i nuovi campi di applicazione dell’AI. All’interno del comparto cyber nazionale DEAS lavora a perfezionare la propria offerta di prodotti e servizi cyber: dall’aggiornamento della propria piattaforma SIEM ai programmi di training, e ancora dalle Datacenter Operations allo sviluppo di soluzioni blockchain innovative per il trasferimento sicuro dei dati.

“Viviamo in una fase espansiva del comparto cyber italiano – osserva Stefania Ranzato, AD di DEAS – che non crea soltanto un nuovo perimetro cibernetico per gli operatori essenziali, ma modifica ampiamente il perimetro operativo di una miriade di attori, pubblici privati, del nostro Paese”.

“In questo quadro – prosegue Ranzato – la messa in sicurezza delle infrastrutture ICT costituisce un’occasione storica senza precedenti per l’evoluzione digitale di PA e imprese, e in un contesto in cui il cyberspazio è sempre più competitivo. Soltanto attraverso un approccio olistico alla cybersecurity, sostenuto da adeguate risorse in campo, è possibile non soltanto potenziare il PSNC, ma immaginare di ampliare sempre di più i suoi confini all’interno del nostro ecosistema cyber nazionale“.